mercoledì 15 novembre 2023

Aristotele 3 - Logica 1.

 Classi 3°A/B/C Linguistico

 

La Logica

 

Il termine logica deriva da logos che significa ragione, discorso. Pur non essendo stato inventato da Aristotele, che preferiva usare il termine di analitica per individuare questa parte del suo pensiero, dagli Stoici in poi e' conosciuta in tal modo ad indicare che è la parte della filosofia che si occupa di indagare le regole del corretto ragionamento e dell'uso del pensiero. Poiché non si può osservare il pensiero interno alla mente di una persona, si analizza il pensiero organizzato in discorso verbale e la sua correttezza. Aristotele con Analitica intende l'analisi del discorso rispetto alle regole di correttezza e di validità. Il termine Organon indica che la Logica e' prerequisito essenziale di ogni forma di ragionamento e di conoscenza, visto che ogni scienza non può prescindere da un corretto ragionamento logico di qualsiasi argomento si tratti: un matematico non è tenuto a conoscere le leggi fisiche e viceversa un fisico quelle matematiche, ma entrambi non possono non conoscere le regole logiche, pena la non razionalità dei loro ragionamenti.

Organon significa quindi che la logica é necessariamente lo strumento comune ad ogni scienza che faccia uso del pensiero e che voglia farlo in modo corretto.

Poiché Aristotele é fortemente convinto che la realtà che noi sperimentiamo col pensiero sia effettivamente corrispondente a ciò che esiste, a differenza di Platone che considerava il mondo delle cose come una copia illusoria de mondo delle idee, per Aristotele pensiero e realtà corrispondono, così come linguaggio e pensiero: in questo modo quando noi parliamo di un oggetto, esso non solo esiste nella realtà, ma tale realtà e' corrispondente anche al pensiero che abbiamo su di esso.


Termini singoli, giudizi e ragionamenti


Così come l'alfabeto possiede vocali e consonanti, anche la logica si può suddividere in termini singoli, giudizi e ragionamenti.

I termini singoli sono dati da singole parole che non ci danno ulteriori informazioni oltre al loro significato (per es. casa, cane, et.) e non sono né veri, ne falsi in quanto non esprimono sulla realtà affermazioni o negazioni che siano verificabili;

i giudizi sono invece rappresentati da almeno un soggetto ed un verbo e affermano o negano qualcosa della realtà e sono invece verificabili, quindi possono essere o veri, o falsi;

i ragionamenti sono dati da più giudizi concatenati fra loro.


Le categorie


Le categorie sono per Aristotele i predicati della realtà, cioè ci permettono di classificare ogni aspetto di essa rapportandolo ad una o più categorie per comprenderla meglio e descrivono le caratteristiche reali degli enti.

Le categorie sono dieci e cioé:

- Sostanza = rappresenta un nome proprio o comune ( ad es. uomo, cavallo, Giovanni);

- Quantità = riguarda tutti gli aspetti misurabili della realtà

 che stiamo osservando (altezza, peso, numero);

- Qualità = riguarda tutte le caratteristiche della realtà non misurabili (giovane, simpatico, bianco, et.);

- Relazione = sono comprese in questa categoria tutte i confronti e comparazioni di diversi aspetti della realtà (maggiore, minore, doppio, et.);

- Luogo = comprende tutte le caratteristiche di luoghi e di spazio ( classe, Liceo, Roma, et.);

- Tempo = a questa categoria afferiscono tutte le informazioni inerenti il tempo (ieri, Settembre, domani, et.);

- Giacere = in questa categoria sono comprese tutte le informazioni che riguardano la  posizione di un oggetto o di un corpo (sdraiato, seduto, in piedi, et.);

- Avere = in essa sono classificate tutte le proprietà di una persona od oggetto (avere le calze, un libro, un carattere, et.);

- Agire = in questa categoria sono comprese tutte le azioni che compie un soggetto (dormire, correre, guardare, et.);

- Patire = sono comprese qui tutte le azioni che una certa realtà subisce (esser mangiato, essere sgridato, essere visto, et.).

Tra le diverse categorie quella della sostanza e' la più importante di tutte in quanto ci informa su chi o cosa sta al centro della realtà che noi vogliamo conoscere.

La sostanza può essere differenziata in due tipologie:

- la Sostanza Prima che rappresenta i nomi propri, ad es. Francesca, e che può essere solo soggetto di una frase;

- la Sostanza Seconda che rappresenta i nomi comuni, ad es. cane, casa, che può essere sia soggetto, che complemento oggetto di una frase.

Mentre le sostanze prime sono tutte allo stesso livello, le sostanze seconde si differenziano in Genere e Specie a seconda che siano più o meno generali o specifiche (uomo, ateniese, animale) e possono essere inserite per comodità di visualizzazione dentro degli insiemi che prendono il nome di diagrammi di Eulero - Venn.