Classi 3°A/B/C Linguistico
Aristotele - Lezione 1
Vicende biografiche e articolazione delle scienze.
L' epoca storico - culturale in cui visse Aristotele non è sicuramente la stessa dei filosofi precedenti:
- la perdita dell'autonomia politica della Grecia antica a causa dell'invasione da parte dell'impero macedone,
- l'ampliarsi delle reti commerciali e del potere del ceto mercantile,
- il ruolo secondario che viene ora attribuito alla filosofia,
tutti questi fattori esercitano un’influenza di primaria importanza nel pensiero di Aristotele.
A tutto ciò deve aggiungersi il fatto di essere nato a Stagira, una colonia ionica, e di essere cresciuto alla corte macedone sino all'età di 17 anni a motivo della professione paterna di archiatra o medico di corte. Soltanto in seguito si recherà ad Atene per gli studi divenendo allievo di Platone. Quindi i suoi legami con Atene sono meno forti di quelli di Platone, così come il problema politico passa in secondo piano e si focalizza piuttosto sulla riflessione scientifica e metafisica.
In seguito alla morte del suo maestro Platone, Aristotele viaggia in varie città greche sino al 343, quando riceve dal re Filippo di Macedonia l'incarico di essere il precettore di suo figlio Alessandro, allora tredicenne, che salirà al potere nel 336 dopo la morte del padre. In seguito alla morte del maestro Platone, Aristotele fa ritorno ad Atene dove l'anno successivo fonda la propria scuola: il Liceo. Il nome dato alla scuola deriva dalla vicinanza di un tempio dedicato ad Apollo Licio, ma è anche chiamata peripato a causa della presenza di un pergolato coperto dove Aristotele insegnava camminando.
In seguito alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., scoppia ad Atene una forte rivolta anti macedone che costringe Aristotele a fuggire nella città di Calcide, dove muore l'anno successivo.
Scrittore molto fecondo egli articola le scienze in tre grandi categorie:
- le scienze teoretiche che studiano discipline come la matematica, la fisica e la metafisica o filosofia prima e che sono soggette a leggi necessarie, non modificabili dallo studioso;
- le scienze pratiche che comprendono l'etica e la politica e che sono governate dal possibile, cioè da leggi che gli uomini possono almeno in parte cambiare;
- le scienze poietiche (creative), che comprendono poetica e retorica, dove l'artista non è vincolato a seguire altre leggi se non quelle della propria ispirazione artistica;
- l'Organon (dal greco strumento), è invece una scienza del tutto particolare per Aristotele in quanto studia le leggi del ragionamento corretto e rappresenta lo strumento comune ad ogni forma di conoscenza che non può prescindere da un corretto uso del pensiero.
Secondo il Filosofo l'essenza delle cose e' immanente alla stessa realtà che ci circonda e non staccata dalle cose come aveva sostenuto Platone: da qui la possibilità concreta per l'uomo di poterla conoscere in modo scientifico con il proprio pensiero e con l'osservazione, con la conseguenza di garantire l'autonomia di ogni sapere.