giovedì 14 settembre 2023

Classi Terze A/B/C Linguistico - La nascita della Filosofia

 Classi Terze A/B/C Linguistico - Lezione 1

Lezione Introduttiva: Che cos’è la Filosofia.


La Filosofia (letteralmente amore del sapere) a differenza delle altre scienze create dall’uomo, non si occupa di indagare singoli aspetti della vita umana, ma di ricercare la verità rispondendo alle domande sull’esistenza, o almeno cercando, che ogni essere umano si pone: cosa c’è dopo la morte, perché esistiamo, cos’è la felicità, perché soffriamo, cosa sono amore e amicizia, solo per fare alcuni esempi.

Nasce dal bisogno di ogni persona di porsi domande e di cercare delle risposte che lo aiutino a vivere meglio e in modo più consapevole ciò che gli accade quotidianamente.

Vista la natura razionale dell’uomo è altrettanto naturale per lui guardare il mondo che lo circonda e sé stesso con stupore e meraviglia e porsi degli interrogativi: compito della filosofia è usare tale meraviglia allo scopo di non dare niente per scontato e di aiutarci a capire la realtà che ci circonda usando esclusivamente la nostra ragione.

La filosofia come pensiero occidentale nasce ufficialmente nell’antica Grecia ma si tratta di una convenzione: l’uomo si poneva domande e tentava di rispondere ad esse mediante il pensiero anche prima, ma gli studiosi fanno risalire la sua nascita al ritrovamento delle prime fonti scritte localizzate appunto nella Grecia antica.


La cultura greca pre-filosofica.


Antecedente alla filosofia la cultura greca è caratterizzata da due diverse manifestazioni culturali: il mito e la religione.

Entrambe cercano di dare risposta agli interrogativi dell’uomo, ma in modi e con caratteristiche diverse.

Il mito è il tentativo fantasioso dell’uomo di spingersi oltre la realtà del mondo conosciuto attribuendo alle divinità la creazione del mondo e i vari fenomeni naturali: si tratta di una serie di racconti fantastici tramandati oralmente dai poeti o aedi che, abbelliti e arricchiti da una generazione all’altra, tramandano usi, costumi e tradizioni del popolo greco per rafforzarne l’unità. Trattasi di verità non scritte, ma educative, che costituiscono spesso l’unica forma di svago e di educazione del popolo che si riunisce nell’agorà o piazza del mercato, il cuore pulsante delle attività commerciali e degli scambi: il poeta recita i miti in versi dinanzi agli ascoltatori. Il termine mito indica alla lettera l’uomo che, strizzando gli occhi, tenta di guardare lontano e rappresenta il tentativo dell’uomo di spiegare una realtà per lui altrimenti incomprensibile. Un esempio di aedo famoso è Omero autore dell’Iliade e dell’Odissea, mentre esempi di miti sono quello di Orfeo ed Euridice, di Dedalo e Icaro solo per citarne alcuni.

La religione invece è un tentativo, meno legato alla fantasia e più alla fede, di spiegare la realtà presentando una verità, di solito scritta e più omogenea, dove riti collettivi e santuari uniscono il popolo e gli impongono chiare regole di vita obbligatorie per tutti: si tratta di verità che non possono essere modificate nel corso del tempo e che solo i sacerdoti, tramiti tra le divinità e il popolo, possono riferire e far rispettare. Il punto focale di riunione è in questo caso l’acropoli, il santuario della divinità che è collocato sul punto più alto per simboleggiare la sua importanza e autonomia dal popolo che frequenta l’agorà o piazza del mercato.

Il monopolio della parola scritta e quindi della cultura da ai sacerdoti un potere enorme di gestione e di controllo sul popolo, sugli aristocratici e sui re, sia nell’amministrazione della giustizia, sia nelle questioni pubbliche, rendendoli personaggi ricchi ed influenti nelle città antiche.

Caratteristiche importanti che connotano la religione greca sono:

  • il politeismo cioè l’adorazione di tanti dei (Zeus, Dioniso, Afrodite etc);
  • l’antropomorfismo (da morphè= forma e antropos= uomo), cioè le divinità possiedono vizi e virtù umane come i comuni mortali.


Rispetto al mito e alla religione che cercano di rispondere alle domande che l’uomo si pone o con la fantasia, o con la fede, la filosofia nasce come ricerca di un sapere razionale non preconfezionato, che non offre all’uomo soluzioni pronte all’uso e definitive e che non richiede intermediari tra l’uomo e la propria ragione, ma che lo impegna continuamente a ricercare razionalmente risposte che non possono che essere personali e relative, in un processo dove la ricerca della verità non si interrompe mai e dove, spesso, le domande sono molto più importanti delle risposte trovate.

Sarà proprio a motivo dell’esigenza, fortemente sentita nel mondo antico, di liberarsi dal monopolio culturale di aedi e sacerdoti e di esercitare liberamente il proprio pensiero per indagare il mondo e i suoi fenomeni in modo razionale, che nascerà la filosofia come scienza a se stante, oggetto spesso di diffidenza e di persecuzioni ideologiche e politiche da parte dei sacerdoti.